Francesco Wildt: “La Guarigione Dello Storpio”
Varcando la soglia della Chiesa dell’Annunciata si incontrano tre bassorilievi in marmo opere di Dante Parini, Vitaliano Marchini e Francesco Wildt. Il soggetto è comune ai tre artisti: “Le guarigioni di Cristo”.
L’opera di Francesco Wildt, “La guarigione dello storpio”, rappresenta un giovane ragazzo accovacciato sulla porta di casa che tende la mano a Gesù. La poetica del Novecento permetteva di riassumere le forme in geometrie precise (ricordiamo alcune terrecotte di Arturo Martini) ed anche lo storpio rappresentato da un adolescente è originale rispetto ad analoghi bassorilievi del passato, che rappresentavano i malati come adulti. Il gesto del Cristo è autorevole ma in un contesto “narrativo”.
Enrico Magliano
Niguarda e l'arte
Biografia dell’artista
Francesco Wildt, se negli anni trenta era più famoso del padre Adolfo, (scomparso nel 1931) tanto da dirigere una Scuola di Scultura al castello Sforzesco e da essere l’autore dei sepolcri dei coniugi Conti ubicati nella “milanesissima” Chiesa di Santa Maria delle Grazie (capolavoro del Bramante), a pochi metri dal Cenacolo Vinciano ai giorni nostri è stato dimenticato o ancor peggio ricordato come il figlio di Adolfo Wildt; un artista che la critica contemporanea riconosce oggi, come uno dei massimi scultori del novecento europeo, ma se vogliamo ancor poco conosciuto dal grande pubblico. La sua straordinaria eccellenza creativa e la sua personale modalità di lavorazione del marmo, unica per levigazione e trasparenza (teneva segreta la sua tecnica anche se era trapelato che utilizzasse abrasivi a base di urine), gli permettevano di creare maschere o ritratti di una drammaticità espressionista avvicinabile a Klimt. Non a caso Gabriele D’Annunzio era un suo appassionato collezionista e Pirandello e Bontempelli erano suoi amici e ammiratori. Non dimentichiamo (sembra strano ma non lo è) che Lucio Fontana fu un suo fedele prediletto discepolo nella scultura e fu lo stesso Wildt, verosimilmente animato dall’esasperazione del figurativo, ad aprire la strada dello spazialismo al suo giovane allievo.Approfondimenti
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ULTIMO AGGIORNAMENTO 02 febbraio 2017 -
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