NASCERE A NIGUARDA






Dall'aiuto al concepimento al post-parto, Niguarda offre un percorso gravidanza che coniuga le più moderne tecnologie in campo medico e diagnostico con l'alta professionalità dell'équipe coinvolte, per un cammino sereno verso il lieto evento.
Niguarda dispone di 5 sale parto con bagno e doccia, di cui una con la vasca per il travaglio in acqua, poltrone, palle, materassi a terra per soddisfare le diverse esigenze delle mamme durante il parto, 2 sale operatorie per i parti cesarei e le altre procedure che richiedono un intervento chirurgico.
Inoltre è reperibile in ogni momento un anestesista per richiedere l’analgesia epidurale sia per il parto naturale che per quello cesareo.
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Gravidanza non vuol dire solo ostetricia
Gravidanza a Niguarda non vuol dire solo Ostetricia, infatti, grazie alla presenza della Neonatologia, della Chirurgia Pediatrica, dell’Urologia Pediatrica, della Cardiologia Pediatrica e della Neurochirurgia Pediatrica è possibile affrontare tutti i problemi sia clinici sia chirurgici del bambino, già diagnosticati in gravidanza o verificati subito dopo il parto.
Corsi pre parto
Per sostenere la mamma e la coppia durante la gravidanza, per informare la famiglia sull’esperienza del parto e per incontrare il personale che seguirà la nascita, si organizzano corsi pre parto ed eventuali incontri facoltativi con psicologi, ginecologi, neonatologi, pediatri e anestesisti.
Il percorso di accompagnamento alla nascita è un sostegno importante che viene fornito per affrontare le principali tappe del percorso: gravidanza, parto, puerperio, allattamento. Durante i corsi vengono anche date ai genitori informazioni sul corredino per la mamma e il nascituro.
Gli incontri sono aperti anche ai futuri papà.
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Quando il percorso richiede un'assistenza particolare
A Niguarda sono presenti ambulatori specializzati per la gestione ottimale delle gravidanze in presenza di patologie concomitanti come diabete in gravidanza, ipertensione in gravidanza, malattie autoimmuni, cardiopatia materna e fetale, difetto del tubo neurale (per mamme con tale difetto, epilettiche, o mielolese; gravidanze a rischio o con difetto del tubo neurale), asma in gravidanza, trombosi, problemi tiroidei, gravidanze gemellari / trigemine, patologia della statica pelvica (prolassi e incontinenza urinaria).
Si effettuano anche consulenze genetiche con villocentesi (entro la 12° settimana) e amniocentesi (entro la 16° settimana). Si eseguono solo dopo colloquio informativo ed ecografia (l'impegnativa deve essere dello specialista di Niguarda in caso di villocentesi).
Per visite specialistiche ed esami prenatali per gravidanza a rischio
Ambulatorio Ostetricia e Ginecologia
Tel: 02 6444 2623
Le tappe del percorso e gli esami da eseguire
Il percorso gravidanza a Niguarda è studiato per favorire la serenità e la salute della mamma e del futuro bambino durante il periodo di attesa, il travaglio, il parto e il puerperio. È molto importante seguire tutte le tappe previste dal percorso.
Tra la 7a e la 10a settimana si prenota la “prima visita ostetrica” (con impegnativa del medico di base). In caso di gravidanze fisiologiche le visite si ripeteranno ogni 4-5 settimane.
Durante la prima visita vengono consegnate le impegnative necessarie per tutto il percorso: ecografia, esami del sangue e visite successive.
Si consiglia di prenotare tutto con largo anticipo. Gli esami di laboratorio (sangue, urine) non richiedono prenotazione.
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Sono consigliate tre valutazioni ecografiche durante la gravidanza, con tre obiettivi diversi:
- LA PRIMA ECOGRAFIA (entro la 12a settimana di gestazione) consente di valutare la normale evoluzione della gravidanza, controllando il battito cardiaco e il numero degli embrioni. Inoltre è possibile stabilire con più precisione il momento del concepimento.
- LA SECONDA ECOGRAFIA, “la morfologica” (tra la 20a e la 22a settimana di gestazione, quando le strutture embrionali sono completamente formate) consente di escludere le malformazioni principali e, in caso di alterazioni, di studiarne l’evoluzione con controlli ecografici successivi.
- LA TERZA ECOGRAFIA (dopo la 30a-32a settimana di gestazione) per valutare l’accrescimento fetale che in questo periodo è molto rapido; questo tipo di controllo consente di evidenziare sia i casi di ridotto accrescimento intrauterino, sia i casi di eccessivo sviluppo. Ovviamente a discrezione del ginecologo curante possono essere eseguite ulteriori ecografie, anche perché questa tecnica non ha alcun tipo di controindicazione né per la gestante né per il feto.
- In 3D
A Niguarda sono presenti anche i più moderni ecografi tridimensionali. Il maggiore dettaglio delle immagini è utile per la diagnosi e l’evoluzione di patologie come la spina bifida.
Come prenotare
Nel caso in cui la futura mamma non risultasse protetta da malattie come la Toxoplasmosi, la Rosolia e il Citomegalovirus è previsto che i relativi test (Toxo, Rubeo e CMV test) possano essere ripetuti tutti i mesi, dietro richiesta motivata da un ginecologo del Servizio Sanitario Nazionale.
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Partoanalgesia
A Niguarda è possibile alleviare il dolore del parto tramite analgesia epidurale. A questo scopo è presente un anestesista-rianimatore in sala parto 365 giorni l’anno 24 ore su 24. L’anestesista, inoltre, informa la donna in attesa sui rischi/ benefici e modalità della partoanalgesia, segue le gravidanze patologiche in modo da preparare un piano nascita adeguato ad ogni situazione, valuta le partorienti candidate al taglio cesareo.
I primi istanti di vita del neonato: il riconoscimento, lo skin to skin, l'igiene del neonato, gli screening neonatali, come riconoscere eventuali disturbi e l'allattamento
Subito dopo il parto e per tutta la degenza in Ospedale la mamma ed il suo bambino restano sempre a stretto contatto.
Scopri tutte le informazioni riguardo i rpimi istanti di vita del bambino, il riconoscimento, gli screening, l'allattamento ecc..
Per le emergenze: un pronto soccorso per la gravidanza
È attivo H24 ed è dedicato ai problemi che possono insorgere durante la gravidanza: è il pronto soccorso ostetrico, a cui si può accedere attraverso l’ingresso dedicato, predisposto al Blocco Nord. Il triage, ovvero l’assegnazione dei codici colore in base alle priorità, avviene qui ed è fatto direttamente dalle ostetriche. La presenza del pronto soccorso nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, inoltre, garantisce una maggiore tempestività d’intervento per i codici rossi.
Guarda qui come raggiungere il Pronto Soccorso Ostetrico..>>
Donazione del sangue del cordone ombelicale (SCO)
A Niguarda è possibile effettuare la donazione solidaristica del cordone ombelicale tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24. Per verificare la possibilità di donazione è necessario un colloquio preventivo da eseguire alla fine della gravidanza. Per prenotare l’incontro è necessario recarsi agli sportelli (Blocco Sud o del Blocco Nord), e richiedere un appuntamento per "eseguire il colloquio di fattibilità della donazione solidaristica del cordone ombelicale". La prenotazione non richiede impegnativa ed il colloquio è gratuito.
Il colloquio è volto a selezionare e informare le coppie sulla donazione per scongiurare il rischio di malattie che potrebbero essere trasmesse al ricevente. Il padre del bambino deve essere presente al colloquio per la raccolta della sua anamnesi personale e familiare. La donazione non comporta nessun costo e nessun rischio per la mamma e il suo bambino.
Per info sulla donazione solidaristica del sangue cordonale
Tel: 02.6444.2623
Email: nascereaniguarda@ospedaleniguarda.it
Supporto psicologico e centro di ascolto
A Niguarda è stato attivato un programma che prevede una stretta collaborazione tra Ostetricia e Psichiatria: lo psicologo partecipa al percorso di visite che anticipano la nascita e aiuta anche le future mamme ad affrontare il periodo post-parto.
Gli specialisti grazie ad una specifica formazione hanno gli strumenti per valutare e riconoscere i campanelli d’allarme della depressione post-partum e decidere quindi di attirare l’attenzione dello psicologo e, nei casi più gravi, dello psichiatra.
Se mamma e papà arrivano da un paese lontano In Ospedale è presente un supporto per donne di diversa etnia. È possibile richiedere la presenza di un mediatore culturale o di un interprete linguistico. Il servizio è disponibile h24, è attivato dal personale. Per la partoanalgesia, le mamme che non comprendono l’italiano devono richiedere il mediatore culturale al momento della prenotazione.
Per ulteriori informazioni contattare l'Ufficio stranieri
Esistono maternità difficili, nelle quali l’attesa di un bambino non riesce ad essere un motivo di gioia. Ci sono situazioni (solitudine, degrado, gravi stati di indigenza) che portano il futuro genitore, o entrambi i genitori, a vivere la gravidanza in uno stato di profonda ansia e tensione. L’atteggiamento più diffuso nelle donne in gravidanza è quello di nascondere, spesso anche a se stesse, i propri stati d’animo negativi, per paura non solo del giudizio famigliare, sociale, della comunità di appartenenza, ma anche del proprio. Il senso di colpa e d’inadeguatezza per non vivere una “gravidanza felice” porta a una mancata richiesta d’aiuto, e ad una conseguente difficoltà nella gestione della crisi.
Per questi motivi Niguarda, in collaborazione con l’A.R.P. (Associazione per la Ricerca in Psicologia Clinica di Milano), ha attivato il progetto “Maternità fragili”, che si è reso concreto con l’apertura di uno sportello all’interno dell’Ospedale, gestito da psicologhe della Associazione, per le donne e le coppie che si trovano in queste delicate condizioni; l’Associazione offre anche un supporto procedurale e sociale. Il progetto offre un percorso di sostegno psicologico alle donne e alle coppie che si interrogano anche rispetto alla possibilità di non riconoscere il figlio alla nascita: un’opportunità che può costituire un importante e più ampio intervento di sostegno alla maternità e alla genitorialità, e di prevenzione di disagi futuri.....>>
In Ospedale, infine, è attivo lo sportello "Fiocchi in Ospedale", un progetto di Save the Children Italia Onlus, rivolto ad accompagnare i neogenitori in difficoltà e i loro bambini nelle prime fasi di vita.
Tra i supporti realizzati ci sono le consulenze educative e legali, i "gruppi-mamma" sia nel pre che nel post-partum; nei casi di fragilità economica è stato predisposto anche un sostegno materiale individualizzato, pensato per venire incontro alle necessità delle famiglie. ...>>
Ospedale all'altezza di bambino
Fondazione ABIO Italia per il bambino in ospedale e SIP (Società Italiana di Pediatria), con la collaborazione di Progea, hanno ideato un sistema di certificazione dei reparti di Pediatria, che consente di verificare e misurare la qualità dell’accoglienza e della presa in carico assistenziale all’interno del reparto stesso, a tutela dei diritti dei bambini, degli adolescenti, dei genitori che affrontano l’esperienza dell’ospedale.
La valutazione, che prevede la verifica da parte dei valutatori ABIO / SIP di alcuni standard, si focalizza su 4 aree tematiche:
- accoglienza e supporto;
- diritti dei bambini, degli adolescenti, dei familiari e informazioni;
- continuità delle cure e integrazione;
- specificità delle cure.
I primi due ospedali italiani a ricevere lo “speciale bollino” per le loro pediatrie, sono stati il Niguarda e il Sant’Orsola di Bologna.