Centrale di sterilizzazione: ecco dove finisce il bisturi dopo l’operazione
Vi siete mai chiesti che fine fanno gli strumenti chirurgici che vengono usati in sala operatoria?
Cosa aspetta il bisturi, le pinze, i divaricatori, gli endoscopi dopo l’intervento?
Beh, la risposta che cercate si trova nei sotterranei di Niguarda e si chiama centrale di sterilizzazione.
E’ da qui che tutto ciò che richiede un ciclo specifico di lavaggio, per un ritorno all’asetticità, passa come stazione obbligatoria prima di fare rientro in sala operatoria.
Nel nostro Ospedale le centrali di sterilizzazione sono due, una al Blocco Sud e una al Blocco DEA e insieme si fanno carico di ripulire e decontaminare tutte le attrezzature chirurgiche.
Non solo, lo stesso trattamento è riservato anche ai dispositivi usati per l’anestesia, ai kit provenienti dalle rianimazioni e a quelli utilizzati per le attività dei poliambulatori.
Insomma tutto ciò che non è usa e getta passa obbligatoriamente di qui: dalla più piccola forbice usata per una medicazione, alle iper-tecnologiche pinze, “mani” del chirurgo-robot.
Nelle due centrali si lavora a pieno ritmo su turni di 24 ore per stare dietro alla gigantesca mole di attività che richiede un grande Ospedale come Niguarda.
Solo nella centrale del Blocco Sud (quella più grande) il numero di strumenti processati al mese supera le 20.000 unità.
In pratica nelle centrali è un continuo via-vai di carrelli che trasportano il materiale, che viene scaricato e registrato.
Poi inizia il ciclo di pulizia che si completa in più fasi, ciascuna in un’area dedicata.
Si comincia con la termo-disinfezione, si continua con le attività di controllo e confezionamento, per poi arrivare al trattamento antisettico finale: la sterilizzazione in autoclave a più di 130 gradi.
Una volta pronto, il materiale viene stoccato negli armadi sigillati del magazzino.
A questo punto il ciclo è terminato e tutto è pronto per fare ritorno in reparto.
Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica.