Le storie dei nostri pazienti
Pasquale, il sopravvissuto alla strage di Linate del 2001: "Niguarda è la mia seconda casa"
“Erano da poco passate le 8.00 e all’improvviso un’esplosione terribile, un rumore fortissimo, tanto che il fischio dello scoppio è ancora nelle mie orecchie. Sono scappato via da quell’inferno e ho pensato: la prima ambulanza che incontro mi caricherà a bordo. Ero una torcia umana, per fortuna un finanziere mi ha visto e ha spento le fiamme che mi avvolgevano con degli stracci” LEGGI LA SUA STORIA >La storia di Tiziana: la gamma knife per trattare la malformazione arterovenosa, MAV
“Certo, ciascun malato in cuor suo spera di guarire. Però se vivi senza voler accettare la tua malattia, hai perso fin dall’inizio.” LEGGI LA SUA STORIA >Valeria con un "cuore a metà". Dalla sua nascita a quella della figlia: una sorveglianza a Niguarda lunga 30 anni
“I cardiologi si aspettavano che nell'ultima fase della gravidanza sarei stata molto affaticata. Così in reparto potevo solo alzarmi dal letto per andare in bagno.” LEGGI LA SUA STORIA >Hepatis Center: la storia di Rita una rinascita dopo l'epatite
“Mi alzavo dal letto solo per mettere qualcosa nello stomaco, spesso a forza, perché l'appetito non c'era. Mi sdraiavo e dormivo, dormivo, dormivo...” LEGGI LA SUA STORIA >Il bel finale di una gravidanza molto complicata
“Oggi guardo la mia bambina e il mio pensiero va a tutti coloro che mi permettono di tenerla in braccio: i medici, gli infermieri e le ostetriche. Il mio riconoscimento va anche a tutti i donatori di sangue, che hanno un ruolo di primo piano, ma di cui forse si parla troppo poco” LEGGI LA SUA STORIA >Atresia intestinale: la storia di Gabriele
“Oggi penso che quello che a Gabriele è stato tolto alla nascita gli è stato dato sotto altri punti di vista. E’ un bambino allegro, molto ricercato dai suoi amici e tenuto in grande considerazione dai suoi insegnati. Le difficoltà dell’inizio oggi sono così lontane” LEGGI LA SUA STORIA >LEGGI STORIE
DI PAZIENTI
