Fiocchi in ospedale - Save the children
Associazione di volontariato attivo
SEDE c/o NIGUARDA:Area Nord, Blocco Nord, Settore B, 2° piano (sportello accoglienza)
Area Nord, Blocco Nord, Settore E, 3° piano
ORARIO
Area Nord - Blocco Nord, secondo piano, settore B: lunedì - venerdì 9.00 - 15.00
Sito Web: http://www.mitades.it
Email: fiocchi@mitades.it
Telefono: 392.6914255 02.6444.7243 ATTIVITA'
"Uno spazio di ascolto e accoglienza per accompagnare le coppie durante la gravidanza e nei primi mesi di vita dei loro bambini".
Il servizio offerto prevede:
- attività di incontro e confronto tra quasi genitori e neogenitori
- attività di consulenza ed incontri tematici sulla genitorialità
- sostegno alle famiglie in difficoltà (sociale, emotiva, psicologica, consulenza informativa sui servizi sociosanitari presenti sul territorio)
- spazio allattamento, pesata e cambio"
Uno sportello per sostenere le neo-mamme in difficoltà
E’ un progetto importante, quello che ha preso il via lo scorso novembre a Niguarda. Si chiama “Fiocchi in Ospedale” ed è un’iniziativa “firmata” Save the Children per dare una mano alle neo-mamme e ai neo-papà. La nascita di un figlio è, infatti, un evento che come tutti i grandi cambiamenti può portare ad ansia, preoccupazione, senso di inadeguatezza, soprattutto in quei contesti in cui la genitorialità può essere più vulnerabile a causa di un disagio.
“Il progetto, reso possibile grazie a Gallerie Commerciali Italia, ha preso il via al Niguarda e al Policlinico di Bari - ci spiega Laura Anzideo, coordinatrice per Save the Children dell’iniziativa nell’ospedale milanese - e intende intervenire per supportare i servizi già attivi sul territorio per sostenere le neo-mamme e i neo-papà, che affrontano problemi quali la povertà, la solitudine, la depressione, la scarsa conoscenza delle cure genitoriali”.
I fiocchi al Niguarda “hanno le sembianze” di una piccola stanza, nel cuore del Dipartimento Materno-Infantile, di pochi metri per altrettanti: uno spazio ristretto, ma confortevole in cui le mamme possono trovare un punto di ascolto per le loro difficoltà, uno sportello a cui chiedere informazioni, oppure una semplice, ma altrettanto fondamentale, area per allattare il piccolo. Ad accoglierle ci sono gli educatori e gli operatori sociali dell’Associazione di Promozione Sociale Mitades, che con Save the Children porta avanti il progetto al Niguarda.
“L’idea - ci dice Silvia Baldini, Presidente Mitades - è quella di uno sportello socio-educativo nell’ospedale per favorire l’inserimento nel percorso-nascita. Spesso ci troviamo davanti giovani coppie o giovani famiglie e l’obiettivo è quello di fornire loro servizi che possano sostenerli dal punto di vista psicologico e dal punto di vista educativo. Spesso, poi, chi si rivolge a noi lo fa per avere un sostegno materiale o una consulenza legale, come nel caso delle donne immigrate, spaesate dalle numerose pratiche burocratiche che le aspettano dopo la nascita del bambino”.
Per aiutare è necessario creare un contatto, ascoltare e dare una mano anche indirizzando e consigliando i servizi ad hoc sul territorio, ma anche quelli già presenti in Ospedale dedicati alle neo-mamme. “Conoscersi per fare rete”, ma tra le parole d’ordine del progetto c’è anche “condividere e partecipare”: sono diverse, infatti, le attività pensate per coinvolgere le mamme in prima persona. “Al pomeriggio ci ritroviamo al padiglione 3 - ci dice Valentina Affettuoso, operatrice sociale del progetto -. Qui a seconda del giorno sono in programma diverse attività, come l’introduzione al massaggio infantile, ma anche letture ed esercizi per imparare a vedere il mondo con gli occhi del bambino, per immedesimarsi con il piccolo e i suoi bisogni già da quando è nella pancia della mamma”. Il percorso in gruppo è molto importante perché aiuta a far emergere con più facilità i veri bisogni e le difficoltà con cui i neogenitori si scontrano ogni giorno.
“Inoltre aiuta a combattere contro quella solitudine che tanto spesso ci sentiamo riferire dalle mamme, una volta tornate a casa con il neonato - ci dice Baldini -. Sapere che esiste un sostegno in ospedale, dove se vuoi puoi ritornare per chiedere aiuto è il primo passo per non essere spaventati da questa nuova esperienza”, ma per godersela appieno: per poter avere, insomma, una maternità “coi fiocchi”.