E' tornato a casa il piccolo libico operato al cuore al Niguarda
E' una bella storia di questa estate. Un medico del Niguarda, il dottor Stefano Marianeschi (cardiochirurgo pediatrico conosciuto per i suoi viaggi umanitari) viene contattato in giugno da Carmelo Arena, un medico militare che lavora all'aeroporto di Misurata (Libia). Il medico militare aveva appena visitato un piccolo di 8 mesi riscontrando una cardiopatia congenita che presentava rischi concreti per la vita del bimbo.
Ed ecco che si attiva subito un sistema rapido e virtuoso che vede lavorare insieme Regione Lombardia, Ospedale Niguarda, la Onlus Missione Bambini, la Croce Rossa e l'Ambasciata; ognuno svolge il proprio ruolo con rapidità e tutti gli adempimenti (visto, viaggio aereo, trasporti da e per l'aeroporto, logistica, soggiorno e ricovero) fatti a tempo di record.
Con Regione Lombardia che in tempi rapidissimi e con grande efficienza fa le pratiche necessarie, con la Onlus Missione Bambini che si occupa della logistica per i parenti del piccolo, con la Croce Rossa che segue i trasporti da e per l'aeroporto e con il Niguarda pronto ad accoglierlo.
Il piccolo è giunto in Italia domenica 7 Luglio e nelle giornate seguenti di lunedì e martedì è stato sottoposto ai diversi esami (tra cui ecografia e cateterismo); mercoledì 10 luglio l'intervento, con ottimi esiti, effettuato dal dottor Marianeschi.
"Il bimbo aveva una cardiopatia cianogena che, in pratica, determinava problemi di ossigenazione del sangue - spiega Stefano Marianeschi - ora tutto è ok e il piccolo sta bene. Quando avrà 5-6 anni dovrà sottoporsi ad un altra procedura, ma questo intervento è stato salvavita."
Dopo un periodo di ricovero in Cardiologia Pediatrica, il bambino (assistito dagli zii, in quanto i genitori erano impossibilitati a seguirlo in Italia) ha fatto rientro nei giorni scorsi in Libia,salutato dal sorriso e dall'affetto dei medici e degli infermieri del Niguarda.
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