Tendini artificiali, parola d'ordine: rigenerare

Si chiama medicina biologica ed è la novità in campo terapeutico per il trattamento delle patologie dei tendini, quei meccanismi che permettono il trasferimento del movimento dal muscolo all’articolazione di tutti i segmenti ossei.

Da una medicina riparativa che è quella che utilizza qualsiasi metodo, compreso il trapianto di tendine da donatore multiorgano, stiamo passando a una medicina rigenerativa: in pratica, invece di riparare qualcosa che si è rotto la tendenza per il futuro è di rigenerare un tessuto degenerato, stimolando la sua ricrescita biologica.
Alle terapie tradizionali note per il trattamento delle tendiniti, come il riposo funzionale volto a limitare gli atteggiamenti scorretti che hanno condotto allo stato infiammatorio, si affiancano già oggi terapie più evolute quali le onde d’urto, cioè ultrasuoni ad alta potenza che vengono indirizzati nel punto lesionato del tendine e stimolano la rigenerazione biologica del tessuto.

A Niguarda, grazie a un approccio multidisciplinare, la disponibilità di attrezzature all’avanguardia e di un’attività di ricerca dedicata, si sta già percorrendo la strada verso la rigenerazione “in vitro” dei tendini. Siamo chiaramente ancora in fase di studio. Accanto alla sostituzione di un tendine compromesso con trapianto da donatore, stiamo lavorando alla costruzione di tendini artificiali in laboratorio: possiamo coltivare su una struttura artificiale le cellule mesenchimali del paziente, prelevate dall’osso, dal midollo osseo o direttamente dal tendine stesso, per poi impiantarle nel paziente.
Un domani cellule da qualsiasi tessuto del paziente potranno essere coltivate, distese e direttamente iniettate sulla lesione tendinea. 
Le applicazioni degli studi condotti non sono ancora prevedibili, ma si può già da ora immaginare l’utilizzo dei tendini artificiali anche nell’ambito di una rottura legamentosa, che attualmente, come nel caso del trattamento del legamento crociato, viene risolta sacrificando un tessuto sano per ripararne uno lesionato.

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