Curare l'enfisema polmonare

Con il termine di enfisema polmonare si intende la dilatazione patologica degli alveoli polmonari, presenti all’estremità dei bronchi, con distruzione della loro parete.
La funzione degli alveoli é quella di ossigenare il sangue e di depurarlo della anidride carbonica.
I polmoni contengono milioni di alveoli che, in caso di enfisema, perdono la loro elasticità, si dilatano, si atrofizzano e riducono la loro capacità funzionale.

 

Principali fattori di rischio

Il fumo di sigaretta sia attivo sia passivo e l’inquinamento atmosferico: entrambi provocano danno alle strutture del polmone. Gli effetti del fumo di tabacco possono incominciare anche molto precocemente sommandosi agli effetti degli agenti inquinanti atmosferici che, sotto forma di particelle molto piccole (particolato sottile), penetrano negli alveoli polmonari e da qui al circolo ematico provocando gravi danni sulla salute. Anche le infezioni respiratorie ricorrenti delle basse vie aeree hanno un ruolo nel decorso della malattia enfisematosa, aumentando la secrezione cronica di muco.

 

I sintomi dell'enfisema polmonare

Variano secondo la progressione della malattia. A parte la tosse con l’espettorato, il primo sintomo, riferito dal paziente, é la difficoltà di respiro (dispnea) presente durante lo sforzo, generalmente quando si salgono le scale o si cammina più velocemente del solito. Man mano che la malattia progredisce la meccanica ventilatoria polmonare é sempre più compromessa così la dispnea compare anche a riposo. Negli stadi più avanzati di malattia vi può essere coinvolgimento cardiaco con possibilità di scompenso cardiaco destro.

 

Terapia, farmaci e chirurgia

Oltre ai farmaci specifici, è rivolta all’eliminazione delle cause della malattia (fumo da sigaretta, inquinamento atmosferico) ed alla prevenzione delle riacutizzazioni infettive. 
C'è poi l'approccio chirurgico. E i benefici possono essere tanti, visto che con l’intervento di bullectomia (prende il nome dal tipo di enfisema, quello bolloso) si va a rimuovere una parte di organo che sottrae aria ai tessuti nobili, ancora attivi. Inoltre l’asportazione dello spazio morto permette un’espansione del polmone sano con una ricaduta positiva sulle funzioni respiratorie. L’intervento è possibile solo in casi selezionati.
La situazione cambia quando le zone colpite sono sparse a macchia di leopardo in diversi lobi polmonari. In questi casi si possono usare delle valvole che vengono impiantate per via endoscopica, senza bisogno di ricorrere alla chirurgia tradizionale. Vengono posizionate nei polmoni e permettono di bypassare le aree danneggiate, in modo che l’aria al loro interno possa solo uscire e non entrare. 

 

Posizionamento valvole con la scintigrafia

Il buon esito del trattamento è strettamente connesso con lo studio del caso a monte. Un esame chiave per capire dove posizionare le valvole è la scintigrafia che valuta la ventilazione e la perfusione del polmone. È effettuata dagli specialisti della Medicina Nucleare che somministrano un gas da inalare e un tracciante per endovena, entrambi marcati, in modo da mappare con precisione le zone colpite da enfisema.

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