Folgorazione: cosa fare in caso di scossa

Gli esseri viventi, anche se spesso ce ne dimentichiamo, sono “macchine elettriche”: basta pensare ai segnali nervosi o ai meccanismi della contrazione muscolare.

Il passaggio di una corrente elettrica di una certa intensità, quindi, può avere conseguenze, anche gravi, sulle nostre funzioni fisiologiche. 

Ed quello che succede in caso di folgorazione. 
Così i muscoli cominciano a contrarsi intensamente con veri e propri spasmi.
Si può produrre una perdita di coscienza più o meno lunga. E si può verificare un arresto cardiaco o la paralisi dei muscoli della respirazione.

Gli effetti

L’intensità degli effetti dipende da una serie di circostanze.
Più è elevata la tensione, maggiore sono i rischi per la vittima.
Un altro fattore che influenza la pericolosità della folgorazione è il percorso che la corrente fa all’interno del corpo. Le situazioni più pericolose sono quelle in cui la corrente compie un percorso che va da un braccio ai piedi. In questi casi, infatti, la scarica può interessare il cuore e la muscolatura toracica aumentando il rischio di arresto respiratorio o cardiaco che è invece minore quando il percorso della corrente va da un braccio all’altro.

Cosa fare

Se non è scattato il salvavita, e la vittima è ancora sotto tensione, bisogna interrompere la corrente agendo sull’interruttore centrale. Questo intervento è fondamentale: più a lungo dura la “scossa” maggiori sono le conseguenze.
Se non si riesce a interrompere la corrente, si può provare a staccare la vittima, usando un bastone di legno asciutto (non usare oggetti metallici).
Se proprio si deve agire con le mani, cercare di dare un colpo secco sulla spalla, usando una mano sola e mantenendo un minimo di isolamento (non a piedi nudi, non con le mani bagnate, meglio se si indossano scarpe con suola di gomma o zoccoli di legno).

Primo soccorso

Non perdere tempo e chiamare immediatamente i soccorsi. Nel frattempo, se la vittima è in stato di incoscienza, va fatta sdraiare supina accertandosi se respira e se il cuore pulsa. Se c’è un arresto cardiaco e respiratorio si deve procedere alla cosiddetta rianimazione cardiopolmonare. Vale a dire la respirazione artificiale bocca a bocca, accompagnata dal massaggio cardiaco. Questo tipo di procedure vanno eseguite solo se si ha una preparazione specifica acquisita dopo aver preso parte ad un corso di primo soccorso.


C’è anche l’elettrocuzione

Folgorazione è il termine tecnico per indicare la scossa, cioè gli effetti generali della scarica che attraversa il corpo.
Elettrocuzione è, invece, il termine per indicare le ustioni locali provocate dalla corrente. Questi sono i due effetti
principali: quello su organi e apparati è l’esito più critico, mentre quello sulla cute è il meno pericoloso perché di
solito si tratta di lesioni che, solitamente, non raggiungono il terzo grado.

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