Intossicazioni da hashish

I pericoli per i bambini

Potremmo dire che ormai è noto a tutti che in casa si annidino numerose insidie per i bambini: piccoli oggetti di uso abituale che possono provocare il soffocamento o sostanze utilizzate quotidianamente che, se ingerite, diventano tossiche. Basti pensare che, ogni anno, al Centro Antiveleni di Niguarda arrivano da tutta Italia più di 15mila richieste di consulenze per intossicazioni, certe o sospette, relative a bambini di età inferiore ai 5 anni e che coinvolgono i prodotti più vari: detergenti per piatti, per panni o per la casa, saponi e cosmetici, disinfettanti, pesticidi, tabacco, farmaci e molto altro.

Tra di essi c’è però un grande pericolo di cui si parla poco: l’ingestione, da parte di bambini anche molto piccoli, di pezzetti di hashish lasciati incustoditi o accidentalmente caduti a terra. Tra le possibili intossicazioni in età pediatrica, provocate da prodotti per uso domestico, antiparassitari, farmaci lasciati incustoditi o altro, sembrerebbe proprio la più sottostimata a causa della resistenza delle famiglie a dichiararla.

Nel 2022 il Centro antiveleni ha registrato 18 casi di gravi intossicazioni da hashish in bambini fino a 5 anni di età, un numero che conferma la media degli anni precedenti, una ventina all’anno. Si tratta però solo della “punta dell’iceberg”: soprattutto nei bambini più piccoli, i sintomi iniziali sono poco specifici e l’intossicazione può essere confusa con altre patologie se nessun adulto ha assistito all’ingestione o la sospetta. Nella maggior parte dei casi l’intossicazione capita in ambiente domestico, ma spesso si registra una ostilità della famiglia ad ammetterlo e, per una diagnosi certa, è necessario fare esami del sangue e delle urine specifici.

Cosa accade a un bambino che ingerisce questa sostanza? Dopo poco tempo i piccoli faticano a stare in piedi e a camminare, barcollano e cadono per la riduzione del tono muscolare. Sono meno reattivi e tendono ad addormentarsi. Le pupille sono dilatate e la frequenza cardiaca aumentata, spesso compaiono difficoltà respiratorie. La situazione può aggravarsi fino al coma e alla comparsa di convulsioni con grave rischio per la vita. Purtroppo l’hashish si presenta come un dado da cucina e attira particolarmente i bambini perché è friabile, si sbriciola e si scioglie facilmente in bocca (non accade lo stesso con la marijuana che invece si presenta a foglie ed è più difficile che un bimbo ne sia attirato).
 

QUAL È IL RIMEDIO?
 

Se l’ingestione è recente e il bambino è arrivato rapidamente in ospedale può essere utile la lavanda gastrica e la somministrazione di carbone vegetale che agisce come assorbente del tossico. Non esiste un antidoto all’hashish, si interviene sui sintomi e per sostenere le funzioni vitali se compromesse. Al solo sospetto di ingestione di sostanze, la raccomandazione è sempre di contattare un Centro antiveleni che consiglierà il da farsi. 

L’assunzione accidentale di hashish è molto rara sopra i 5 anni, ma già in età preadolescenziale si registrano casi di esposizione volontaria con evidenti sintomi di intossicazione e necessità di cure in ospedale. Nel 2022 il Centro antiveleni di Niguarda ha registrato 12 intossicazioni da hashish in ragazzini sotto i 14 anni. Nei bambini più grandi i sintomi sono simili a quelli dell’adulto con prevalenza di stati di ansia, agitazione, tremori, allucinazioni. Non solo i bambini possono essere vittime di intossicazione da hashish: anche i cani possono ingerirla accidentalmente con sintomi simili a quelli dei bambini piccoli ed esiti molto gravi. Spesso anche in questi casi si trova la scusa che l’animale abbia ingerito la sostanza durante una passeggiata al parco, mentre rimane la casa il luogo dove l’intossicazione avviene con maggiore frequenza. Il Centro Antiveleni (CAV) fornisce consulenza tossicologica specialistica al pubblico e agli operatori sanitari per la diagnosi, la cura e la prevenzione delle intossicazioni acute.

Il Centro è attivo 24 ore su 24 con la linea telefonica dedicata all’emergenza: 02 6610 1029.
In caso di sospetta intossicazione, occorre fornire al personale sanitario tutte le informazioni evitando omissioni, soprattutto sulla tipologia di sostanza ingerita: solo in questo modo si potranno scongiurare pericolose perdite di tempo.

Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica.

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