Epilessia nel bambino: il primo soccorso in caso di crisi

Il nome della malattia deriva dal greco “Epilambanein”, ovvero essere colti di sorpresa. Per non farsi trovare impreparati, in caso di epilessia nei bambini come dobbiamo comportarci? Ci spiega cosa fare durante le crisi epilettiche la neurologa del centro per la Chirurgia dell'Epilessia.


Attacco epilettico: come si manifesta?

Non sempre i sintomi dell'epilessia sono gli stessi. Non tutte le crisi sono, infatti, caratterizzate da una perdita di coscienza. Ma nel caso si verificasse, l’attenzione maggiore va rivolta a possibili cadute che possono provocare traumi. Durante le crisi ci possono essere anche manifestazioni di tipo motorio, irrigidimenti di braccia e gambe con convulsioni. Si può, anche, assistere ad un'anomala fuoriuscita di bava dalla bocca e alla revulsione dei bulbi oculari. 


Durante l'attacco epilettico cosa fare

1) In caso di caduta, soccorrere il bambino mettendolo disteso sul fianco: questo aiuterà il deflusso della saliva dalla bocca e migliorerà la respirazione. Togliere gli occhiali e slacciare i vestiti, se troppo stretti.

2) Posizionare un cuscino sotto la testa o comunque evitare che la testa oppure gli arti sbattano ripetutamente sul pavimento o contro altri ostacoli.

3) Monitorare la durata delle manifestazioni motorie e se superano i 5 minuti somministrare il farmaco indicato dal medico da cui si è seguiti. Esistono due possibilità: il diazepam per via rettale o il midazolam somministrato con una apposita siringa per via orale.

4) Chiamare i soccorsi, se la crisi ha una durata superiore ai 5 minuti e in caso di traumi che necessitano di assistenza medica.


Epilessia cosa evitare

1) Contrariamente a quanto si pensa la lingua non viene inghiottita. Per questo non cercare di aprire la bocca. Inoltre la contrazione dei muscoli mascellari in genere è tale da non permettere l'apertura della bocca e ogni tentativo in questo senso potrebbe comportare un morso al dito introdotto, la rottura dei denti del bambino o lesioni al palato.

2)Non cercare di rianimare il bambino con inappropriate respirazioni assistite o massaggi cardiaci. La crisi epilettica di solito recede spontaneamente entro pochi minuti. 


Quando la crisi è passata che fare?

Dopo il primo soccorso per la crisi epilettica, porre domande al bambino per capire se ha ripreso coscienza. E poi è importante osservare la crisi nel suo svolgimento prestando particolare attenzione ad esempio ad eventuali segni focali come la deviazione degli occhi da un lato o la presenza di scosse  prevalenti in un lato del corpo. Riferire questi elementi al medico curante può aiutare a classificare il tipo di epilessia infantile e a impostare la giusta terapia. Sarà utile anche per individuare le cause delle crisi epilettiche.

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